
Durezza: 7,5 – 9.
Composizione chimica : Al2 O3
Peso specifico: 3,9 – 4,1
Sistema cristallino: trigonale
Rifrazione: birifrangente
biassico
Indice di rifrazione: 1,76 – 1,77
Il nome deriva dal termine greco “sappheiros”, ossia “azzurro”; oppure dall’ebraico “sappir”, ossia ” la cosa più bella”. Lo zaffiro appartiene alla categoria dei corindoni.
Il nome zaffiro si usa di solito per le pietre blu, ma anche il corindone di altri colori, ad eccezione del rosso, viene chiamato zaffiro. Si parla allora di zaffiri gialli, verdi, rosa, violetti o incolori.
Le pietre più ricercate provengono dal Kashemir e sono di un vellutato blu ” fiordaliso “.
Il valore dello zaffiro è inferiore a quello del rubino, tuttavia alcuni esemplari riescono a superare, in valore, gli stessi diamanti.
I più importanti giacimenti di zaffiri si trovano in India, in Birmania, Ceylon e Thailandia. Lo zaffiro si trova anche in Kenia, Tarzania, Rhodesia, Congo, Malawi, Stati Uniti, Australia, Cina, Cambogia, Madagascar e Colombia. L’estrazione avviene principalmente da giacimenti alluvionali e di rado direttamente dalla roccia originaria.
Gli zaffiri, come i rubini, sono tagliati utilizzando il taglio misto, ossia a brillante nella parte superiore e a gradini in quella inferiore. Per i campioni particolarmente importanti viene impiegato anche il taglio a gradini o a smeraldo. Il materiale con ridotta trasparenza viene tagliato a cabochon.